
Il rione dove vi trovate è chiamato “Santu Vrasi”, o “San Biagio”, dal nome della via.
Il nome è dettato dal fatto che in questi spazi ora urbanizzati era presente una Chiesa dedicata a San Biagio.
Si trattava di una delle sette Chiese presenti a San Pietro Magisano.
La Chiesa parrocchiale era dedicata a Santa Maria, le altre dislocate lungo il paese erano l’antica Chiesa del Carmine, la Chiesa di San Biagio, la Chiesa dell’Addolorata, la Chiesa dell’Immacolata, la Chiesa del Rosario, la Chiesa di San Marco e quella dedicata a San Nicola.
I luoghi di culto furono rasi al suolo dal sisma del 1783.
La costruzione delle Chiese avvenne nel corso dei secoli precedenti e va ricordato che fino al 1464 il Casale di San Pietro appartenne ai Conti Ruffo di Calabria.
Sotto il loro dominio si diede vita ad un ingrandimento e rifioritura dell’agricoltura e del commercio.
All’epoca era fiorente la produzione della seta, perché il terreno fertile consentì la coltura dei gelsi e quindi l’allevamento dei bachi da seta.
Nel 1529 a San Pietro fu riconosciuto l’appellativo di “Terra”.
Lo stemma è ancora oggi conservato in cima all’altare ligneo del Protettore San Pietro.
Reca la scritta “Terre S. Petri” e vi sono le chiavi incrociate dell’apostolo, sormontate da tre cappellette. La centrale aveva una croce più grande delle due vicine e riprenderai motivo delle tre basiliche che ornavano lo stemma della città di Taverna.